Pedro Ruiz, Youtuber ucciso dalla fama di Internet

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Internet è una finestra sul mondo, ma anche una vetrina per promuovere se stessi. Infatti, grazie ai social media non dobbiamo più contare sulla mediazione di organizzazioni terze per raggiungere il pubblico globale. Oggi diventare famosi è sempre più facile tanto che Urban Dictionary ha aggiunto tra le sue voci le espressioni Internet fame e Internet famous e Wikipedia ha una pagina dedicata alla figura della “celebrità di Internet”.

Proprio perché è facile diventare famosi, quello delle celebrità di Internet è un settore di mercato molto competitivo per cui è essenziale per i content creator realizzare contenuti originali e rinnovarsi sempre. A volte però le idee originali si rivelano un fiasco e nei peggiori dei casi finiscono in tragedia, come è successo allo Youtuber Pedro Ruiz, ucciso da un colpo di pistola in pieno petto sparato dalla fidanzata, Monalisa Perez.

Uno scherzo finito male

I fidanzati Pedro Ruiz e Monalisa Perez condividono un canale YouTube con cui documentano la loro vita di giovani genitori: hanno un figlio insieme e Monalisa Perez è incinta del secondo. Pubblicano vlog, ma soprattutto video di prank, cioè di scherzi, e stunt (in italiano, “acrobazie”) che sembrano relativamente innocui. Come tanti giovani digitali, cercano anche loro la fama di Internet. Soprattutto Pedro Ruiz, che vorrebbe aprire un proprio canale Youtube su cui pubblicare «cose pazze».

«I’m borderline crazy. I just love the adrenaline… the near-death experiences»

[Sono al limite della pazzia. Amo l’adrenalina… le esperienze a un passo dalla morte]

Un giorno allo Youtuber Pedro Ruiz viene in mente un’idea per il loro prossimo video: sfidare la propria fidanzata a sparargli, mettendo però un libro tra sé e l’arma da fuoco per arrestare la corsa del proiettile. È inutile dire che l’esperimento non va a buon fine.

Nel video – rilasciato successivamente dalle autorità della città di Norma County, Minnesota, e incompleto dell’atto delittuoso – si può sentire Pedro Ruiz ripetere scherzosamente che è pronto a morire se dovesse andare male, ma sembra comunque sicuro della buona riuscita del suo esperimento. Quindi si può dedurre che abbia condotto dei test prima.

Monalisa Perez, invece, è molto titubante ed infatti nei giorni precedenti aveva esternato la sua preoccupazione con un tweet, in cui scriveva che si stavano preparando a filmare un video molto pericoloso e spiegava che l’idea era di Pedro Ruiz e non sua.

Esita fino all’ultimo:

«Babe, if I kill you what’s going to happen to my life. Like no, this isn’t ok. I don’t want to be responsible»

[Tesoro, se ti uccido che cosa succederà della mia vita. No, questo non è ok. Non voglio essere responsabile]

Alla fine si lascia convincere dal fidanzato e preme il grilletto ad una distanza di soli 30 centimetri: l’enciclopedia spessa 1,5 pollici (tra i 3 e i 4 centimetri), che dovrebbe bloccare il proiettile, cede sotto il colpo di pistola e Pedro Ruiz rimane gravemente ferito. Le sue ultime parole sono:

«Stop. Babe, stop. Babe»

[Fermati. Tesoro, fermati. Tesoro]

La ragazza allarmata chiama immediatamente il 911 e nella trascrizione della telefonata si può sentire la viva paura che trapela dalla sua voce:

«Oh My God, He’s dead, he looks like he’s dying, he’s all blue»

[Oh mio Dio, è morto, sembra che stia morendo, è tutto blu]

Pedro Ruiz morirà lì, nel giardino davanti a casa loro. Monalisa Perez, invece, si dichiarerà colpevole del reato di omicidio di secondo grado e sarà condannata a 180 giorni di prigione e a 10 anni di libertà vigilata. Inoltre, sarà messa al bando dal possesso di armi da fuoco per tutta la vita.

Tutto questo per inseguire un assurdo sogno di fama che è costato il futuro di due giovani ragazzi.

Pedro Ruiz come tanti altri Youtuber

Non è la prima né sarà l’ultima delle tragedie di YouTube: nei primi giorni di dicembre del 2020, lo Youtuber russo Stas Reeflay in diretta streaming ha provocato la morte della moglie, Valentina Grigoryev.

Uno spettatore gli aveva offerto un compenso di 1000 dollari per chiuderla mezza nuda sul terrazzo di casa con una temperatura sotto i 0 gradi. Si è scoperto successivamente che la causa della morte è stata una ferita alla testa, perché la donna era anche vittima di abuso domestico. Questo non sminuisce la gravità del gesto, considerando che Valentina Grigoryev era anche incinta.

È incredibile quello che le persone sono in grado di fare per la fama di Internet.

Marsh S. (2018). Woman jailed for killing boyfriend in YouTube stunt that went wrong. The Guardian

Nashrulla T. (2018). Here Are The Last Moments Before A YouTube Stunt Went Fatally Wrong. BuzzFeed News

Radske J. (2018). Video and Transcript Released Surrounding YouTube Stunt Turned Deadly. KVRR

Il Messaggero (2018). «Vediamo se il proiettile riesce a oltrepassare un libro»: YouTuber muore in diretta ucciso dalla fidanzata incinta

An Qi ha conseguito una laurea triennale in Scienze umanistiche per la comunicazione tra mille lavori in nero, poveri stage milanesi e articoli di volontariato, perché senza ansia non riesce letteralmente a funzionare. Una volta bambina prodigio, esperta di corsivo e di ascoltare-le-lezioni-mentre-disegna-allegramento-sui-quaderni, oggi cerca di inabissarsi di impegni e di ansie per giustificare la paura del fallimento che la induce a procrastinare fino all’ultimo. Sarà per questo che ha ottime doti di multitasking? Però! però è anche una maniaca perfezionista, quindi il suo sporco lavoro, lo fa e pure bene sia in ambito universitario che lavorativo. Chiedete in giro. Da precisa gifted child quale era, non sa rispondere alla fatidica domanda: «Che cosa vuoi fare da grande?». Copywriter? Forse. Social Media Manager? Di una cosa è certa: TikTok è la sua ultima ossessione, ma è convinta che l’algoritmo ce l’abbia con lei. Magari la grafica? Deve soltanto trovare i soldi per permettersi un corso decente. Solo il tempo lo saprà dire.